La Banca accoglie la proposta di ADBI sul linguaggio di genere
mercoledì 04/10/2017
Buone notizie! – ADBI raccoglie un altro successo in favore del benessere organizzativo e della cultura aziendale, vedendo accolta la propria proposta di adottare un linguaggio inclusivo e motivante nella comunicazione interna ed esterna della Banca.
Nell’ambito delle attività intraprese sui temi del linguaggio, in settembre l’Associazione ha sollecitato la Banca ad adottare opportune indicazioni in materia di linguaggio di genere in linea con le buone prassi grammaticali già adottate da altre amministrazioni o in via di adozione. In particolare l’invito riguarda la declinazione del genere nelle qualifiche professionali dei percorsi di carriera e nelle posizioni organizzative rivestite dalle donne.
Rispondendo alla sollecitazione, la responsabile della Funzione Diversity, Anna Fredella, ha illustrato le attività avviate dalla Banca in questo campo che comprendono gli indirizzi da dare ai comportamenti organizzativi, anche attraverso la formazione comportamentale e manageriale, e l’adozione di una comunicazione neutrale sotto il profilo del genere.
Per quanto riguarda la redazione dei testi normativi, la Banca ha considerato – anche sotto il profilo dei costi di attuazione - alcune linee di condotta alternative:
• Far emergere il genere mancante nel testo (soluzione che, però, avrebbe appesantito i testi ponendosi in contraddizione con l’obiettivo della semplificazione);
• Oscurare i generi, utilizzando perifrasi che ne escludano il riferimento (tecnica efficace se adottata in fase iniziale di scrittura di un testo, ma costosa in fase successiva);
• Adottare il “maschile inclusivo” inserendo sul frontespizio del provvedimento normativo una frase tipo: …i termini relativi a persone che compaiono solo al maschile si riferiscono indistintamente a generi femminile e maschile. Formulazioni più rispettose dell’identità di genere non sono state adottate solo per non compromettere la fruibilità del testo”.
Secondo quanto comunicato dalla Funzione Diversity, tali linee di condotta sono già state utilizzate in via sperimentale e nel prossimo futuro verranno date indicazioni all’interno della Banca affinché se ne tenga conto nei testi normativi.
Riguardo alla nostra sollecitazione ad impiegare il genere femminile nel declinare ruoli e funzioni, la Funzione Diversity ha sottolineato che con la Riforma delle carriere e la redazione del Regolamento del Personale si è scelto di mantenere al maschile la denominazione dei nuovi segmenti professionali nel presupposto che i segmenti, in quanto tali, non sono né uomini né donne. Tuttavia, nei provvedimenti e nelle comunicazioni, il Servizio RIU si è assunto l’impegno a usare la denominazione declinata secondo il genere, tanto per i vecchi gradi che per i nuovi segmenti. Inoltre, nei prossimi mesi partirà un’iniziativa sulla “scrittura professionale” nel cui ambito saranno individuate delle linee di indirizzo adottabili da tutti nella redazione di documenti.
Le iniziative anticipate sembrano un segnale di consapevolezza, dei passi importanti verso l’inclusione, il riconoscimento professionale delle donne e la valorizzazione del loro contributo in Banca.
ADBI conferma il suo impegno nella convinzione che un’azione sinergica assicuri maggiori possibilità di successo per il raggiungimento dell’obiettivo di valorizzare il ruolo delle colleghe all’interno della Banca.
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