Far emergere i talenti femminili: questione di endorsement...
giovedì 24/03/2016
Lo scorso anno la Banca d’Italia aveva lanciato un severo monito per la scarsa presenza femminile negli alti vertici delle principali istituzioni bancarie italiane (articolo).
Anche la Gran Bretagna sta affrontando un percorso accidentato nel superamento del gender gap nel settore finanziario. Il 22 marzo scorso è stato presentato a Londra il report “Incrementare la produttività: convogliare i talenti delle donne nei servizi finanziari”, commissionato dal Tesoro inglese e realizzato da Jayne-Anne Ghadia, amministratore delegato di Virgin Money.
Ormai i vantaggi di una maggiore presenza femminile in azienda sono comprovati da fior fiore di ricerche scientifiche ed analisi. Nel settore finanziario donna è sinonimo di disciplina, scelte ragionate e un previdente sguardo al futuro (ne avevamo parlato qui), sanno prendersi maggiore cura dei risparmi (articolo) anche se avrebbero bisogno di essere sollevate da una parte di quelle incombenze racchiuse nel termine di lavori domestici: la società ha un estremo bisogno che qualcuno svolga questo tipo di lavoro, ma è alle donne che di solito viene richiesto di svolgerlo, senza compenso, che lo vogliano o no (articolo).
Mark Carney, governatore della Bank of England, ha ricordato in occasione della pubblicazione del report che da anni la BoE è impegnata concretamente nella tutela delle diversità e del talento, in primis quello femminile: “Il nostro scopo è attrarre i migliori talenti nel settore pubblico e motivarli. Vogliamo persone con differenti idee, che aspirano ad affrontare sfide e discussioni, e vogliamo che si sentano autorizzati a prendere l’iniziativa, a qualsiasi livello appartengano. “
I risultati iniziano oggi a farsi vedere, ma sono ancora troppo distanti dai buoni propositi iniziali. Il report ha individuato e dettagliato una sorta di “permafrost” per le donne appartenenti al livello intermedio, che abbandonano il lavoro o tentano di restare a galla, mentre si vedono superate dai loro colleghi maschi che riescono a salire verso i piani alti senza grandi ostacoli.
La BoE, ha illustrato Carney, ha fissato una serie di obiettivi di lungo periodo che per la prima volta saranno monitorati e discussi regolarmente dalla Corte. I traguardi principali sono due, da raggiungere entro il 2020: il raggiungimento del 35% di donne impiegate nel senior management e un’equa divisione tra uomini e donne nell’intera organizzazione. L’autrice del report, Ghadia è positiva: “Nel settore finanziario, è noto che tutto ciò che viene misurato e remunerato, tende ad essere concretamente realizzato”, quindi si spera in risultati veloci ed incisivi.
I report periodici, programmi di assunzioni mirate, programmi di mentoring attivo, un management completo e competente, un ambiente di lavoro flessibile: sono tutti strumenti considerati fondamentali perché un ente pubblico (come la BoE) possa diventare una sorta di catalizzatore per un vero cambiamento culturale.
Nella foto: la nuova banconota britannica da 10 sterline che dal 2017 avrà il volto della celebre scrittrice di "Orgoglio e pregiudizio" Jane Austen, che prenderà il posto di Charles Darwin. Leggi il comunicato della Bank of England.
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