ADBI - Associazione Donne della Banca d'Italia

Chi è Clara?

È un A.A., un Amico Artificiale, un androide a energia solare il cui compito è fare compagnia alla quattordicenne Josie. Gli AF non sono tutor, non sono babysitter, né servitori. Sono nominalmente amici, ma non uguali. Clara deve aiutare Josie che è malata ed è sola perché nel suo mondo la maggior parte dei bambini non va a scuola ma studia a casa usando i “oblunghi”, che sembrano davvero dei PC; molti bambini sono poi “potenziati” grazie a delle misteriose e costose operazioni promosse dai genitori. Clara adora il sole, che per lei non è solo una fonte di energia, ma una vera e propria divinità cui chiede di guarire Josie. Il libro parla di un contesto futuro che non sembra tanto remoto e di dinamiche plausibili e oggi in parte temute. Chi svolge lavori d’élite è stato “sostituito” ed il suo lavoro è svolto dall’ A.I. I bambini privilegiati vengono “potenziati” per ottimizzarli per il successo. Il lavoro di cura ed il suo importante carico emotivo è affidato alle macchine come Clara che però è quanto e più di una persona perché prova affetto e si sacrifica per Josie e crede nel sole.

Ma fino a che punto una macchina riesce a sostituire affettivamente una persona o ad essere come lei? Grazie alla storia di Clara sappiamo che amore e sacrificio – le parole chiave dei legami affettivi - valgono pure per un androide donna. Clara osserva le persone che la circondano (i familiari e gli amici di Josie) e le loro dinamiche, riflette in modo schematico, perché è pur sempre una macchina, ma lo fa in modo non automatico e freddo perché capisce e non porta rancore. È una macchina razionale ma crede in un dio di cui nessun umano sembra accorgersi e tantomeno credere.

Nel futuro delle donne ci sarà una Clara come A.A.? Sarà un bene?

Kazuo Ishiguro ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2017