ASL - un passo per far conoscere la realtà del lavoro in Banca d’Italia alle ragazze italiane
martedì 12/09/2017
La partecipazione della Banca d’Italia all’alternanza scuola lavoro (ASL) e le prime esperienze realizzate sia a livello nazionale sia locale, come testimoniato anche dal successo della sua “prima romana” con la presenza anche della Vice Direttrice Generale Valeria Sannucci e dai positivi riscontri registrati a livello di rete territoriale, sono una novità che va incoraggiata e sostenuta.
Oltre ad essere in generale un valido mezzo per avvicinare ulteriormente la Banca al Paese, l’ASL può anche contribuire in modo rilevante a far aumentare la conoscenza della Banca e dei diversi sbocchi lavorativi che essa offre in una fase strategica della crescita delle ragazze e della loro vita scolastica quando cominciano ad affrontare le prime domande sul cosa studiare in vista del cosa fare.
Conoscere cosa fa la Banca e cosa si può fare al suo interno è importante, specie per le donne che nel 2016 erano il 55,2% delle neo-matricole ed il 60,7% di coloro che hanno terminato gli studi di economia, scienze politiche e giurisprudenza che sono tra i principali ambiti di studio da cui proviene larga parte dei dipendenti della Banca.
Chissà che anche un’esperienza di ASL in Banca d’Italia, che confermi che essa può offrire opportunità importanti alle donne, non contribuisca poi, nel tempo, ad aumentare il numero di quante si candidano ad entrarvi e, in prospettiva, anche il peso al suo interno.
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