Donne e lavoro: prendete la parola e fatevi ascoltare!
martedì 27/01/2015
Donne che soffrono (in silenzio) - Dalle senatrici alle autrici di serie tv: perché in USA le donne si cuciono la bocca durante le riunioni. Temono che parlando “troppo” si rendano meno gradite. Due ricerche americane svelano che nelle riunioni di lavoro, in ogni settore gli uomini sono ascoltati a differenza delle loro colleghe.
Anni fa, quando lavorava come produttore alla serie tv di successo The Shield , Glen Mazzara si accorse che durante le riunioni con gli autori due giovani donne rimanevano immancabilmente zitte. Quando le prese in disparte per incoraggiarle a far sentire di più la propria voce, esse lo invitarono a osservare cosa accadeva quando provavano a farlo.
Quasi ogni volta che prendevano la parola, le due venivano interrotte prima di aver avuto modo di esprimere il proprio pensiero. E quando una di loro aveva una buona idea, un collega maschio la interrompeva facendola propria, prima che lei potesse concludere il suo intervento.
Una simile condotta purtroppo non è rara. Entrambi l'abbiamo osservata in più occasioni. Prendendo la parola in un contesto lavorativo, una donna si espone a dei rischi. O viene a malapena ascoltata, o è considerata troppo aggressiva. Se un uomo dice praticamente le stesse cose, i superiori dimostrano di approvare il suo contributo facendo cenno di assenso con il capo. Ecco perché spesso le donne optano per il silenzio...
[Tratto da un articolo di Sheryl Sandberg e Adam Grant per The New York Times]
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