Forse non tutte sanno che le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, con un divario retributivo medio di genere che per il terzo anno consecutivo si attesta nell'Unione Europea a circa il 13%. Ciò significa che, per ogni euro percepito da un uomo, la retribuzione di una donna è pari 0,87 €. Tale divario retributivo di genere si traduce in una differenza di circa un mese e mezzo di salario all'anno.
La Giornata europea per la parità retributiva, che cade il 15 novembre, vuole indicare simbolicamente l'inizio del periodo in cui le donne nell'Unione europea cominceranno a "lavorare gratuitamente" fino al termine dell'anno. Si tratta di un evento simbolico finalizzato a migliorare la sensibilizzazione sul divario retributivo di genere che persiste nel mercato del lavoro europeo.
Mercato che continua a essere caratterizzato da una segregazione di genere, dove le donne sono ampiamente rappresentate in settori a bassa retribuzione, come la prestazione di assistenza, in cui spesso prevalgono gli impieghi a tempo parziale. Le disparità retributive sono ampiamente influenzate dalla persistenza di stereotipi di genere. Le donne e le ragazze tendono a seguire percorsi professionali spesso meno retribuiti e a farsi carico, all'interno della coppia, della maggior parte del lavoro di cura e a dover quindi affrontare problemi maggiori per conciliare vita professionale e personale.
Le interruzioni di carriera e la riduzione dell'orario di lavoro, soprattutto dopo la maternità, continuano a compromettere la situazione finanziaria a lungo termine delle donne incidendo sulle loro pensioni. Nel giugno 2024 la Commissione ha pubblicato la relazione 2024 sull'adeguatezza delle pensioni, dove analizza in che modo le disparità retributive, le interruzioni di carriera per motivi di assistenza e il lavoro a tempo parziale nel corso della vita lavorativa si traducano in un divario pensionistico di genere per cui le pensioni delle donne risultano tuttora inferiori del 25% rispetto a quelle degli uomini.
La direttiva sulla trasparenza retributiva 2023/970 permetterà di migliorare la trasparenza retributiva per le persone in cerca di lavoro, conferirà a chi lavora il diritto ad essere informati sulle retribuzioni, imporrà di presentare relazioni sul divario retributivo di genere e introdurrà valutazioni congiunte delle retribuzioni. Le imprese saranno inoltre tenute a fornire informazioni sulle retribuzioni e a intervenire se il divario retributivo di genere supera il 5%. L’auspicio è che venga rapidamente recepita in Italia.
E’ poi importante intervenire anche nella vita di ogni giorno coinvolgendo gli uomini nel lavoro di cura e promuovendo congedi di paternità paritari e obbligatori.