Nel nuovo governo italiano sono state nominate solo 5 donne (13 sono gli uomini) che, ad eccezione della Difesa e della Salute, sono state assegnatarie di ministeri senza portafoglio quali Pubblica amministrazione, Affari regionali e Sud; nelle deleghe come sottosegretari le donne sono solo 6 su 45. Facendo un confronto con il nuovo governo spagnolo le donne sono 11 (6 sono gli uomini) e hanno ministeri rilevanti come Economia, Lavoro e Giustizia; è stato costituito un ministero dell’Uguaglianza che è stato affidato alla vice primo ministro.
Non pensiamo si possa ragionevolmente sostenere che le donne spagnole siano più competenti di quelle italiane; piuttosto vi è una diversa volontà (degli uomini dei due Paesi composizione di responsabilità) di valorizzare le competenze delle donne in politica, in economia e nella società. Ci auguriamo che nell’attuazione della delega delle Pari opportunità il responsabile (uomo) raccolga convintamente la sfida posta dai ritardi italiani in tema di parità di genere.
A tal fine raccogliamo l’invito a diffondere la petizione promossa da cento esperte di diritto, economia, scienza, docenti universitarie in Italia e all’estero.