Smart working: ne parla l’amministratrice delegata della Microsoft Italia


Dal mese di settembre 2017, l’amministratrice delegata della Microsoft Italia è Silvia Candiani, con una lunga esperienza in Vodafone, McKinsey e San Paolo Imi. La manager è da tempo impegnata nel sostenere la leadership al femminile nelle imprese italiane. Ha contribuito alla creazione dell’associazione ValoreD, la prima associazione di imprese che promuove la diversità, il talento delle donne per la crescita delle aziende e del Paese.

Attualmente è la capo di un’azienda che basa l’organizzazione dei dipendenti sullo smart working e crede fermamente che questo nuovo tipo di flessibilità sul lavoro possa permettere alle donne, ma anche agli uomini, di conciliare lavoro e vita privata. Lo smart working ben si lega allo sviluppo delle nuove tecnologie e ai risultati di studi che dimostrano che l’aumento della produttività cresce con il livello di soddisfazione dei dipendenti.

Il rischio potrebbe essere quello di favorire l’ascesa alle posizioni più alte da parte degli uomini che restano in azienda ma l’obiettivo dello smart working non è quello di favorire gli squilibri di genere, anzi. Silvia Candiani ci suggerisce una parola chiave molto importante: organizzazione. Bisogna definire gli obiettivi da raggiungere e soprattutto cambiare la concezione che si ha del lavoro: non più basata sulle ore ma sulla qualità. Inoltre, secondo la manager, il lavoro fluido deve necessariamente essere bilanciato da una presenza in ufficio che permetta di stabilire gli obiettivi dell’azienda e aggiornare il programma da svolgere con i nuovi obiettivi.  

Per i più scettici dello smart working, Silvia Candiani cita due concetti importanti che vanno di pari passo: fiducia e risultati. I capi devono dare fiducia ai dipendenti, prestando attenzione non alle ore lavorative ma alla qualità e alla quantità dei risultati.