Il 6 luglio 2017 si è tenuto presso la Casa Internazionale delle donne di Roma un incontro organizzato dalla Casa Internazionale delle Donne e dall'Associazione Pari e Dispare per cercare di andare oltre gli stereotipi parlando di donne, immigrazione e integrazione.
Hanno introdotto Francesca Maria Montemagno e Francesca Kosh, Presidenti delle Associazioni promotrici dell'evento. Sono intervenute Emma Bonino, Linda Laura Sabbadini dell’Istat e Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; hanno inoltre contribuito con le loro testimonianze, Sonia Zhou Fenxia Imprenditrice e proprietaria del ristorante Hang Zhou e Ana Laznibat, Architetta e Co-fondatrice Associazione Culturale Atelier.
L’immigrazione, lo spauracchio d’Europa, in realtà non dovrebbe essere così temuta. Come ha osservato Emma Bonino, nel confronto con altri Paesi la consistenza dei flussi in arrivo, pur se in crescita, non è così allarmante come la dipingono molti organi d’informazione. In genere poi, come sottolineato da Linda Laura Sabbadini richiamando gli approfondimenti dell’Istat, i migranti non sottraggono posti di lavoro, semmai quelli regolari integrano e ringiovaniscono la nostra società e contribuiscono al nostro PIL. Infine, Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, ha ricordato come la Commissione europea stia lavorando per promuovere iniziative economiche di sostegno nei Paesi di partenza, un piano europeo per gli investimenti esterni (PIE) per stimolare gli investimenti in Africa e nei paesi del vicinato dell’UE, in particolare per sostenere le infrastrutture economiche e sociali e le PMI (i cd fondi Junker per l’Africa).
Si è poi parlato di pregiudizi e stereotipi e anche di integrazione scolastica, tema spesso evocato a fronte della presenza di classi formate in modo squilibrato.
Igiaba Scego, nota scrittrice italo-somala e mussulmana, ha raccontato che l’informazione ama rappresentare le donne mussulmane solo con il velo e che quando la invitano per un’intervista le chiedono di metterlo, restando molto contrariati nello scoprire che non lo indossa. Emma Bonino ha confermato che lo stereotipo della donna migrante è quello della portatrice di valori e tradizioni retrograde, succube del compagno e incapace di inserirsi nel contesto europeo, accompagnato dallo stereotipo sul migrante uomo come delinquente.
La nota positiva – emersa dal sondaggio di Skuola.net richiamato nel corso del dibattito - è che invece i ragazzi sono molto inclusivi e non discriminano: il 65% degli intervistati italiani considera i propri compagni di classe stranieri esattamente come tutti gli altri. Ciò nonostante i genitori: infatti, se per circa 2 studenti su 5, sia italiani che stranieri, a volte capita di recarsi a casa degli amici di altra nazionalità per studiare insieme, resta comunque alta la percentuale di quelli che, invece, non possono, perché frenati dai genitori come affermano 9 studenti italiani e 10 stranieri su 100.
Per conoscere tutti gli eventi della Casa Internazionale delle Donne, leggi il Programma della stagione estiva in allegato.
Fonte: Casa Internazionale delle Donne
Foto: Illustrazione di ©Guido Scarabottolo