Spesso abbiamo trattato i temi delle percentuali di donne inserite nel mercato del lavoro e delle politiche di inclusione nel settore imprenditoriale, arrivando a conclusioni non sempre positive per il panorama nazionale.
Eppure, l’attuazione di policy a favore della leadership femminile in azienda nonché di best practices sulla diversità di genere hanno trovato terreno fertile in un settore in particolare: il ramo assicurativo.
Compagnie di nota fama quali Generali Italia, Aviva, Real Group o Zurich ad oggi fondano il loro capitale umano su una forte presenza femminile, in percentuale addirittura superiore rispetto agli uomini in alcuni rami interni dell’azienda.
In Generali Italia, le aree con maggiore rappresentanza femminile sono la Comunicazione, il Supporto Legale, gli Affari Societari e il settore Compliance (circa il 60%), mentre il settore IT resta ancora in maggioranza maschile (solo il 32% è costituito da donne).
Zurich privilegia la componente di genere femminile nei ruoli decisionali dell’impresa, facendo leva sulle funzioni di guida nelle proprie strutture a donne.
Numerose iniziative di work-life balance hanno trovato spazio nell’organizzazione di quasi tutte le compagnie. In particolare, Real Group promuove un programma lavorativo eterogeneo tra flessibilità oraria, part-time e possibilità di concordare l’orario di lavoro su nase personalizzata.
Zurich ha avviato nel 2014 l’iniziativa Women Innovation Network (WIN), per perseguire obiettivi di sviluppo professionale femminile attraverso attività di work-life balance, comunicazione e ricerca su tematiche di gender diversity.
Aviva ha realizzato un importante percorso di crescita professionale con il Women leadership programme, che comprende attività di group coaching e formazione in aula per aumentare la consapevolezza delle potenzialità femminili, affiancandosi al gruppo di lavoro DonnAviva, ideato due anni fa per offrire percorsi di mentoring, role modeling e occasioni di networking in azienda.