#mondidelledonne – Quando le montagne cantano
Segnalazione di Daniela Bauco
“Le sfide affrontate dal popolo vietnamita nel corso della Storia sono come montagne altissime. Se sei troppo vicino, non puoi scorgerne le vette. Ma, allontanandoti dalle correnti della vita, riesci a guardarle in tutta la loro maestosità”.
Con queste righe l’autrice ci introduce e ci conduce nella storia travagliata del Vietnam dai primi del Novecento fino ai giorni nostri, attraverso il racconto delle vicissitudini di una famiglia segnata dalle guerre e dalla carestia. Il romanzo si snoda attraverso due piani temporali che si alternano: uno ripercorre la storia della nonna Diệu Lan durante le occupazioni francese e giapponese, l’altra della nipote Hương che narra della guerra di riunificazione contro gli americani, alleati del Vietnam del Sud che le ha portato via i genitori e gli zii.
Questo libro racconta della forza delle donne che pagano nelle guerre il prezzo più alto, donne che non si arrendono, che cadono e si rialzano. E’ un libro di speranza e di fiducia che esalta il ruolo della famiglia, degli antenati e della memoria ma soprattutto l’importanza della cultura. La conoscenza è l’unico strumento in grado di salvare l’umanità: Hương continua a cercare nei libri la speranza e la forza di andare avanti. “Mi ero convinta che, se le persone avessero cominciato a leggere e a scoprire le culture degli altri popoli, non ci sarebbero più state guerre”
Ho amato questo libro che unisce un genere “saga familiare”, a me caro, con quello di un romanzo storico. Offre inoltre un punto di vista diverso, non occidentale, della storia di un paese, delle sue usanze e credenze. Anche trattando temi dolorosi e pagine buie della storia lo fa con grazia e poesia e soprattutto con una insolita speranza nell’uomo, capace di risollevarsi come fa il fior di loto, fiore preferito di mia nonna, ed anche il fiore del Vietnam. È il simbolo del superamento delle avversità, della purezza, della rinascita, della forza, perché cresce dal fango e si eleva verso il cielo senza esserne sporcato. E proprio come il loto anche noi abbiamo la capacità di sollevarci dalla palude, sbocciare dalle tenebre e aprirci al mondo”.